lunedì, 4 giugno 2012
Sinceramente ignoro se la "riforma" della scuola che il Ministro Profumo sta partorendo in questi giorni si limiti alle anticipazioni che ne leggo su Repubblica. Spero di no, perche' francamente mi parrebbe di una disperante irrilevanza. Che la scuola debba sostenere il merito, mi pare sacrosanto. Che la scuola per ora sia appiattita sulla rincorsa (spesso vana) a non perdere nessuno per strada (e che spesso mortifichi i migliori in questo tentativo), e' assolutamente vero. Ma istituire un premio per lo "studente dell'anno" non e' un sostegno vero alla crescita del merito: e' nel migliore dei casi un riconoscimento a chi riesce ad eccellere *nonostante* l'inadeguatezza della scuola; e senza un intervento strutturale e' in realta' una abdicazione al compito di farla funzionare davvero, la scuola: darwinianamente, si premiano coloro che si dimostrano piu' adatti a a sopravvivere, anziche' rendere il sistema piu' adatto a generare successo.
Aggiungo: mancano le risorse per la *sopravvivenza* della scuola — mancano le risorse per il tempo pieno, per comprare sussidi didattici, perfino per la carta igienica. Mancano disperatamente le risorse per l'integrazione degli studenti in difficolta', dai disabili agli stranieri. Mancano le risorse per l'adeguamento tecnologico. Mancano le risorse per qualunque cosa — e il Ministro Profumo pensa di spendere soldi pubblici per i premi agli "studenti dell'anno"? L'unico profumo che sento qui e' quello, stantio, di presa per il culo.
P. S. del 5 giugno: Il Ministro Profumo scrive ai sindacati spiegando che nel suo provvedimento le misure per i premi ai meritevoli sono solo una piccola parte — e che un miliardo verra' destinato "per la scuola di tutti". Aspettiamo (sia pure con un po' di diffidenza, dovuta alla lunga esperienza) di conoscere i veri contenuti — e intanto continuiamo a comprare la carta igienica — e a non avere abbastanza ore di scuola per nostro figlio.
[...] come il Ratto sento Profumo di presa per il culo . Ma poi chi l'ha detto che basti essere un Rettore per fare il Ministro [...]