lunedì, 25 giugno 2012
Sopra: il lago del Gran San Bernardo, ancora in gran parte gelato
Sotto: il ghiacciaio del Trient e il torrente che ne sgorga
E oggi, di nuovo in giacca e cravatta a schiattare di caldo.
Sopra: il lago del Gran San Bernardo, ancora in gran parte gelato
Sotto: il ghiacciaio del Trient e il torrente che ne sgorga
E oggi, di nuovo in giacca e cravatta a schiattare di caldo.
Sono certo che il sottosegretario Polillo sara' felice di venire a fare il badante e il baby-sitter dei nostri due figli nella settimana di ferie a cui rinuncerà per il bene del PIL. Cosi' magari anche noi genitori potremo andare a lavorare, senza preoccuparci troppo del fatto che scuola e nido sono chiusi d'estate e quindi non sappiamo a chi lasciare i bambini.
La meritocrazia – Centro per la Riforma dello Stato.
Ovvieta' forse. Ma di questi tempi sono ovvieta' da non dimenticare.
Quello di Barbara Spinelli su Repubblica di oggi e' un bell'articolo — condivisibile nell'analisi anche se mi pare un po' un libro dei sogni nell'ipotesi di fondo.
Tempo fa si diceva, con degli amici, che e' il momento di riprenderci il sogno europeo. Siamo ancora in tempo?
Fioroni: "No a coppie gay o mi candido" – Repubblica.it.
Si candidi, cosi' almeno ho un motivo per votare alle primarie. Contro di lui.
Sinceramente ignoro se la "riforma" della scuola che il Ministro Profumo sta partorendo in questi giorni si limiti alle anticipazioni che ne leggo su Repubblica. Spero di no, perche' francamente mi parrebbe di una disperante irrilevanza. Che la scuola debba sostenere il merito, mi pare sacrosanto. Che la scuola per ora sia appiattita sulla rincorsa (spesso vana) a non perdere nessuno per strada (e che spesso mortifichi i migliori in questo tentativo), e' assolutamente vero. Ma istituire un premio per lo "studente dell'anno" non e' un sostegno vero alla crescita del merito: e' nel migliore dei casi un riconoscimento a chi riesce ad eccellere *nonostante* l'inadeguatezza della scuola; e senza un intervento strutturale e' in realta' una abdicazione al compito di farla funzionare davvero, la scuola: darwinianamente, si premiano coloro che si dimostrano piu' adatti a a sopravvivere, anziche' rendere il sistema piu' adatto a generare successo.
Aggiungo: mancano le risorse per la *sopravvivenza* della scuola — mancano le risorse per il tempo pieno, per comprare sussidi didattici, perfino per la carta igienica. Mancano disperatamente le risorse per l'integrazione degli studenti in difficolta', dai disabili agli stranieri. Mancano le risorse per l'adeguamento tecnologico. Mancano le risorse per qualunque cosa — e il Ministro Profumo pensa di spendere soldi pubblici per i premi agli "studenti dell'anno"? L'unico profumo che sento qui e' quello, stantio, di presa per il culo.
P. S. del 5 giugno: Il Ministro Profumo scrive ai sindacati spiegando che nel suo provvedimento le misure per i premi ai meritevoli sono solo una piccola parte — e che un miliardo verra' destinato "per la scuola di tutti". Aspettiamo (sia pure con un po' di diffidenza, dovuta alla lunga esperienza) di conoscere i veri contenuti — e intanto continuiamo a comprare la carta igienica — e a non avere abbastanza ore di scuola per nostro figlio.
Porto di Savona, ieri pomeriggio
Il mio affetto per il due giugno, parata militare e Frecce Tricolori comprese, l'ho raccontato tanto tempo fa. Non ho cambiato idea nel frattempo, nonostante la Repubblica, in tutti questi anni, ci abbia provato intensamente, a farmela cambiare.
Mi vien soltanto da aggiungere che se un qualunque politico americano provasse a proporre di non festeggiare il 4 luglio (o un francese il 14 luglio), avrebbe assai probabilmente finito la sua carriera. La comunità ha bisogno anche di simboli — anche e soprattutto nei tempi difficili. Se non e' capace di riconoscersi nei suoi simboli, e' perche' non esiste come comunita'. O perche' non si merita di esistere.
(Come spesso gli avviene, Napolitano ha detto e fatto le cose giuste)