mercoledì, 14 luglio 2010
E' cio' che rende indiscriminatamente possibile un emendamento alla manovra del governo (emendamento 9.143 all'art. 9 comma 15 del D. L. n. 78/2010), che recita:
Al comma 15, in fine, è aggiunto il seguente periodo: «Le classi e le sezioni delle scuole ed istituti di ogni ordine e grado che accolgono alunni con disabilità possono essere costituite anche in deroga al limite previsto dall'articolo 5, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 81.».
Non ho bisogno di spiegare che cosa significa, per un bambino disabile, una classe tanto numerosa: meno attenzione alla programmazione individualizzata, meno spazi e meno tempo per intervenire sui suoi bisogni speciali, piu' confusione e piu' difficolta' relazionali. In una parola — un altro attentato all'integrazione.
A questo punto ridateci le classi differenziali, che sono meno ipocrite. O diteci chiaramente che i nostri figli non devono andare a scuola.
Su questo tema qui c'e' un comunicato dell'ANFFAS che vi invito a leggere e a diffondere.
Se poi, come me, credete che questa sia una vergogna e un'indecenza, appuntatevi i nomi dei senatori che hanno proposto l'emendamento: Giuseppe Esposito e Cosimo Latronico, entrambi del PDL. Scrivete ai loro indirizzi di mail per dire quel che pensate, ma soprattutto ricordatevi di loro quando qualcuno li ricandidera'.
P. S. (14 luglio 20.30). Il maxiemendamento del governo presentato oggi sopprime l'emendamento in questione. La normativa per fortuna quindi non cambia. E' comunque vergognoso e indecente che qualcuno abbia pensato di farlo — e che una maggioranza in commissione abbia approvato questa misura.
Mi appunto comunque i nomi dei firmatari e li aggiungo alla mia lungaaaaaa lista!!! E' una vergogna!!!!!