domenica, 30 dicembre 2007
Mi rallegra lo stato del dibattito tra laici e cattolici in Italia. Da una parte un uomo come Odifreddi, che pare essere molto intelligente, sostiene (si legge sulla Repubblica versione cartacea di oggi) di non credere di avere pregiudizi contro i cattolici "così come non credo di averne nei confronti degli astrologi o degli spiritisti: semplicemente, mi limito a constatare che essi hanno visioni del mondi antitetiche a quella scientifica, e piu' in generale alla razionalita', e ne deduco che sarebbe bene che esse rimanessero confinate nel campo individuale" (sic).
Cosi', mentre l'augusto matematico parifica il cattolicesimo in generale ai parti di Branko o Capitani, l'eminenz Bagnasco, su Famiglia Cristiana, si lagna di quegli irrispettosi che nel PD che hanno pensato di far approvare una norma antiomofobia così sancendo per legge "il riconoscimento della pluralità degli orientamenti sessuali" (sic again). Meglio allora secondo il Cardinale Berlinguer e Togliatti che rispettavano di piu' la Chiesa (certo, nel vecchio PCI i gay non erano proprio ben accetti…).
E poi dicono che noi italiani siamo depressi. Mi meraviglierebbe il contrario..
Quando hai tempo e voglia leggi di Odifreddi "Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici)".
Tantissimi auguri di un sereno 2008 magari un po' più toscano, così vi vedo un po' più spesso!
Baci, F.
Odifreddi sarà pure intelligente; un augusto matematico non lo è di sicuro, ed è triste che sui media italiani sia lui a rappresentare la categoria. Gli italiani hanno buone ragioni di essere depressi, e i matematici italiani una di più.
Auguri a voi e a tutti per un 2008 migliore.
Di matematica sono a digiuno e non ho idea del reale valore scientifico di Odifreddi; quel poco che ho letto del suo pensiero in tema di laicità francamente mi toglie ogni voglia di saperne di piu'. Puo' darsi che si tratti di persona intelligente, ma la comprensione che dimostra per la realta' mi pare assai bassa. Giusto una enorme competenza scientifica potrebbe giustificarlo un po'.
Un po' di tempo fa ho sentito Odifreddi (un nome non casuale) a Fahreneit e mi è bastato.
Quanto al libro, non l'ho letto e non mi piace (non è mia).
Ciao
giannitos