giovedì, 23 agosto 2007
Qui si ha ben altro a cui pensare — e le vicende della politica sembrano di una irrilevanza stellare, in questo momento — ma personalmente, a conti fatti e dopo molti dubbi, credo che alle primarie del PD andro' a votare — e votero' per Rosy Bindi, nonostante tutto.
Nonostante io sia diessino. Nonostante Enrico Letta sia un caro amico e per molti versi rappresenti un modo di fare politica che mi e' piu' vicino (poca emotivita', tanta competenza; pochi punti esclamativi, tanti ragionamenti; poco subito, tanto futuro). Nonostante la Bindi sia una cattolica di ferro, razza di cui diffido. Nonostante molti politici di cui ho stima sostengano Veltroni (Chiamparino in testa).
Perche' mi pare che
- sia largamente l'ora di avere una donna in posizione di leadership;
- la Bindi, con tutto il suo essere cattolica, sia la sola ad aver posto la questione della laicita' al centro della sua campagna;
- la sua visione del Partito Democratico sia — tra le tre che possono contare politicamente in questa competizione — la piu' "alternativa" all'accordo tra segreterie che rischia di consegnarci un nuovo partito vecchio.
Né diessina, né cattolica, anche io avrei questa tentazione. Però non credo che andrò a votare: non mi sono mai impegnata politicamente e già andare a queste elezioni (con tanto di iscrizione al partito) è un passo in cui so che poi non mi riconoscerei; vedo fin d'ora la delusione, come alle elezioni "vere".
A parte questo, a me Veltroni non dispiaceva, non foss'altro perchè parla dell'Africa e ha fama (meritata?) di cercare di ragionare e di trovare punti di incontro.
Non andrò a votare perchè il PD non mi convince, ma voterei per Rosy più o meno per gli stessi motivi che dici tu. Paradossalmente, ma poi non tanto, la ex-dc è meno conservatrice di Veltroni, "l'uomo nuovo".
ciao