venerdì, 15 settembre 2006
Io non riesco a credere che Oriana Fallaci avrebbe gradito l'ecumenismo degli elogi postumi che le vengono tributati in queste ore — anche da parte dei molti che — a mio giudizio con ragione — hanno detestato tutto cio' che ha detto e scritto negli ultimi anni. Il suo modo di pensare prevedeva — radicalmente — amici e nemici, bene e male — e aveva identificato i nemici e il male nel mondo islamico, nei diversi da noi per eccellenza. Penso che sia rispetto nei suoi confronti non fare finta che non fosse cosi'. Il disaccordo, l'inconciliabilita' delle posizioni e' cosi' forte che non puo' non durare oltre la morte.
Si dice che dei morti non si può parlare male. Permettimi, ma farò un'eccezione. La Fallaci negli ultimi anni della sua vita sembrava che non sapesse fare altro che gettare benzina sul fuoco esercitando tutte le sue indubbie e geniali doti di scrittrice al servizio delle divisioni e degli odii partigiani. Pur avendola ammisata in gioventù, l'ho detestata nel tempo, a poco a poco, nel suo volersi rifiutare di comprendere alcunchè del punto di vista che non fosse quello "della grande America".
Voglio ricordare invece un uomo, anch'egli fiorentino, anch'egli giornalista ma che per fare giornalismo ha realmente rischiato la vita, anch'egli scrittore e anch'egli morto di cancro: Tiziano Terzani. E vorrei ricordare che a suo tempo chiamava la Fallaci "La mia innominabile concittadina". La morte non trasforma il male in bene. Può solo mettere fine a entrambi.
(errata corrige: "ammirata" al posto di "ammisata")
E' esattamente quel che penso e che volevo dire. E proprio per il personaggio, trovo particolarmente poco decoroso tutto questo volemose bene post mortem.
Si, mi sento spesso in sintonia con quanto scrivi. Ho linkato il tuo post.
Sono arrivata qui seguendo Uyulala. Anch'io condivido ogni riga di questo post. Posso essere dispiaciuta per la dipartita conper qualsiasi altro umano, ma elogi post mortem, no! La morte non cancella nulla delle azioni, né (e soprattutto) delle idee di chi muore. Contraria come sono ad una divisione netta tra Bene e Male, apprezzo questo post che ne ha posto l'accento.
Ciao