sabato, 17 dicembre 2005
Ebbene si', e' gia' cominciata. Il 22 c'e' la festa di Natale all'asilo nido di It e io devo andare a fare la mamma amorosa portando un pacchettino da mettere sotto l'albero per il pargolo (il quale preferirebbe assai avere tutto l'albero da smontare). Almeno per quest'anno speravo di essere esentata dall'infinito tourbillon di feste, recitine, convenevoli vari che la scuola e prima ancora l'asilo sono diventati nell'ultimo decennio circa. Da mamma pigra rimpiango i tempi in cui i genitori varcavano la soglia della scuola solo per i colloqui con i professori. Era una situazione piu' chiara; la scuola era la scuola, la famiglia era la famiglia e non si mescolavano. Per me la scuola non deve essere troppo amichevole; e' la scuola, punto e basta, stia al suo posto. Ma ovviamente questo non c'entra con gli asili che invece per istituzione devono essere buoni; lo stesso pero' avrei preferito che mi lasciassero stare ancora per un anno, tanto It non lo capisce cos'e' il Natale. Tant'e', ormai sono entrata nel gioco. E siccome mi dispiace se It rimane emarginato dalla festa, e mi dispiace ancora di piu' l'idea che non ci sia la sua mamma quando tutti gli altri bambini avranno la loro faro' i salti mortali per non lasciarlo solo, anche se sul lavoro e' una pessima giornata. E cosi' sara' per tanti anni a venire…
Tanta, tanta, tanta solidarietà…
Arrivo da un'altro universo, dove la partecipazione dei genitori (tutti e due i genitori, mio papà non credo abbia mai varcato la soglia di qualche mia scuola eccetto per quando è venuto alla discussione della mia tesi di laurea) è attiva e molto motivata, un'"interferenza" che ho trovato sana e costruttiva, sicuramente non limitata a una comparsa annuale nei giorni di festa.
Ma va detto che sto parlando veramente di un universo diverso, che consente alle persone di avere spazi di libertà elastici nell'ambito del proprio lavoro, cose inaudite in Italia.
Non lo so, non e' un problema di lavoro elastico o meno, la partecipazione non mi convince di principio, d'altronde tendo sempre a essere politicamente scorretta.
E se poi fai bene il tuo lavoro il contributo alla società l'hai già versato, no? ;O)
Vi abbraccio tutti e tre.
Tanta solidarieta' anche da parte ns. Noi, come sai, abbiamo gia' dato… mi ricordo la prima recita di natale del ns It alla fine della quale Paolo si e' proposto alle maestre per la recita dell'anno successivo nel ruolo di Erode… non hanno apprezzato lo humour.
Coraggio e pazienza, ma prima o poi anche It capira' e ti chiedera' di risparmiargliele vedrai, a me e' successo cosi'!
Buon anno, Flavia