martedì, 3 maggio 2005
Difficile non pensare al proprio rapporto con la religione in questi giorni di bombardamento continuo sui temi della spiritualita' cattolica, prevalentemente in modo superficiale e "vespiano", ma anche con toni seri, tali appunto da indurre a riflessione. Difficile non avere l'impressione che in Italia sia in atto un pesante riflusso neoclericale, che accompagna a una scarsa considerazione per il messaggio della Chiesa e in particolare di Wojtyla e del suo successore Ratzinger un ossequio esterno incondizionato, con risvolti anche politici.
Ovviamente non so cosa fara' Benedetto XVI, come tutti. Trovo giusto che la Chiesa non insegua la modernita' e non accontenti la tendenza al relativismo di questi tempi. Trovo giusto che il laico rispetti i valori della Chiesa e rifletta seriamente sui temi religiosi, senza superficialita'. Quello che non trovo giusto e che spero che il nuovo Papa non faccia, sia il voler imporre a tutti gli altri i valori cattolici tramite pesanti interventi politici. Perché a volte il rispetto invocato dai cattolici sembra equivalere alla liberta' di influire sulla normativa dello Stato, che dovrebbe essere laico e appunto imporre comunque agli altri determinate scelte. Credo che ciascuno abbia diritto di "non essere" cattolico o comunque religioso, senza che questo significhi offendere gli altri.
Sono appunto le opinioni di un'incolta in materia religiosa, ma anche gli incolti meritano qualche considerazione.
sarebbe bello se ci spiegaste da dove arriva il termine e l'immagine dei "bogia nen"… dubito che ne siate a conoscenza…
In realta' basta andarsi a leggere la categoria "Nel paese dei bogia-nen"…