mercoledì, 2 febbraio 2005
Non si dovrebbero mai mettere insieme un padre affetto da RPP (rincoglionimento parentale profondo), suo figlio di nemmeno un mese d'età, una macchina fotografica nuova e un blog. Perche' poi il risultato e' che vi beccate un post come questo.
Che dire? Meraviglioso! Non vedo l'ora di seguirti a ruota!
RPP? E io non mi stanco, e no che non mi stanco e non mi stanco, etc etc. Quanto è bello!!!
Ciao, Enrico.
(Ricordo bene, spero.)
In questo template manca la possibilità di tornare alla home dai commenti ; si può andare solo sul giorno singolo. O non trovo il link?
Ancora felicitazioni!!! Aspirerei anch'io ad entrare nella condizione di RPP, o almeno a leggervi subito il nuovo acronimo da lei suggerito e scordarmi, finalmente, lo spettro oscuro che ancora mi evoca (Relazione Previsionale Programmatica…bleh!)
saluti cordialissimi
Tra vent'anni sarà passato per bene, il sindrome RPP, godilo fino in fondo :-)
sono stata lontana dalla Rete per un mese o giu' di li' e solo ora scopro la tua nuova paternita'. Checche' te ne dicano gli altri, posso solo dirti ( ma sono sicura che gia' lo immagini) che la sindrome da RPP non passa mai ( e il secondo figlio, in genere, comporta sintomi persino piu' gravi!). Un abbraccio affettuoso al piccolo, alla mamma e a te (accidenti, vedere le foto di tuo figlio mi ha quasi quasi fatto venire la voglia del terzo. Bisogna che resista alla tentazione!) … Diavolo, ne e' passata di acqua sotto il Ponte di Mezzo da quando ce ne andavamo in giro per Pisa, tu imitando Mike Jagger e io biascicando le canzoni di Dylan!